Interpello e consulenza giuridica: le differenze

A differenza dell'istituto dell'interpello finalizzato alla soluzione di casi concreti e personali, la consulenza giuridica si occupa dell'individuazione del corretto trattamento fiscale di fattispecie riferite a problematiche di carattere generale, prospettate anche nel corso di attività di controllo o in sede di esame di istanze di rimborso o di autotutela, dai seguenti soggetti:

  • Uffici dell'Amministrazione Finanziaria, inclusa Agenzia delle Entrate - Riscossione
  • Associazioni sindacali e di categoria e Ordini professionali
  • Amministrazioni dello Stato, enti pubblici, enti pubblici territoriali e assimilati e altri enti istituzionali operanti con finalità di interesse pubblico.

La competenza a trattare le istanze di consulenza giuridica è attribuita alle Direzioni regionali e alla Divisione Contribuenti in ragione della rilevanza territoriale del soggetto richiedente (regionale o nazionale).
L'istanza di consulenza giuridica è redatta in carta libera e non è soggetta al pagamento dell'imposta di bollo; è presentata a mano o mediante spedizione in plico raccomandato con avviso di ricevimento, alle Direzioni regionali o alla Divisione Contribuenti in base al rispettivo ambito di competenza (circolare n. 42/2011).