Le tipologie delle comunicazioni

Le comunicazioni sono emesse a seguito di tre diversi tipi di attività:

  • il controllo automatico
  • il controllo formale
  • la liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata (Tfr, arretrati, ecc.) 

 

Le comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatico

Le comunicazioni emesse in seguito al controllo automatico articoli (36 bis del Dpr n. 600/1973 e 54 bis del Dpr n. 633/1972) evidenziano la presenza di incongruenze dei dati indicati nelle dichiarazioni fiscali. Il contribuente può pagare le somme indicate con una riduzione delle sanzioni oppure segnalare all’Agenzia delle Entrate le ragioni per cui ritiene il pagamento non dovuto.

A decorrere dall’anno d’imposta 2017 il controllo automatico è effettuato anche sulle “Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche Iva”. In questo caso, prima dell’emissione della comunicazione di irregolarità, le eventuali incoerenze riscontrate a seguito del controllo sono rese disponibili al contribuente attraverso un’apposita lettera di invito alla compliance, che viene pubblicata sia nel “Cassetto fiscale” (sezione L’Agenzia scrive), sia all’interno del servizio “Fatture e Corrispettivi” (sezione Consultazione - L’Agenzia scrive).

Le comunicazioni emesse a seguito del controllo formale

Il controllo formale (articolo 36 ter del Dpr n. 600/1973) consiste nella verifica della corrispondenza dei dati relativi a deduzioni, detrazioni e ritenute indicati in dichiarazione con la documentazione conservata dal contribuente e i dati desunti dalle dichiarazioni presentate e dalle informazioni trasmesse da altri soggetti o a quelli forniti da enti esterni (per esempio enti previdenziali e assistenziali). Se ci sono differenze fra i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e quelli dichiarati, il contribuente può essere invitato dall’ufficio a fornire la relativa documentazione.

Le comunicazioni emesse a seguito della liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata

La liquidazione delle imposte sui redditi sottoposti a tassazione separata è l’operazione con la quale l’Agenzia delle Entrate determina l’imposta dovuta su determinati redditi (per esempio, il trattamento di fine rapporto, le pensioni e gli stipendi arretrati, ecc.) per i quali sono state già versate delle somme a titolo d’acconto.

Sulla base dei redditi dichiarati dal contribuente nel quadro RM (Redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva) del modello Redditi o nel quadro D (altri redditi) del 730 e di quelli riportati dal sostituto d’imposta nel 770, viene calcolata definitivamente la somma eventualmente dovuta o il rimborso spettante. Se emergono somme da versare, è inviata direttamente al contribuente, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, una comunicazione che contiene la richiesta di pagamento (senza sanzioni e interessi).

Queste comunicazioni si distinguono da quelle relative al controllo delle dichiarazioni. Può, infatti, accadere che il contribuente abbia prima ricevuto la comunicazione di irregolarità per la dichiarazione, e che, successivamente, ne riceva un’altra per le somme ancora dovute su redditi a tassazione separata.