Il ricorso in appello

La sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado può essere appellata alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado. Il termine per impugnare la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado è di sessanta giorni, decorrente dalla notificazione ad istanza di parte.

Se la sentenza della CCorte di Giustizia Tributaria di primo grado non è stata notificata, il termine per proporre appello è più lungo. Dal 4 luglio 2009, tale termine, che prima era di un anno, è stato ridotto a sei mesi dalla pubblicazione della stessa sentenza (deposito). Trova sempre applicazione la sospensione dei termini feriali.

Il nuovo termine di sei mesi si applica a tutti i processi tributari iniziati dopo il 4 luglio 2009 (facendo riferimento alla data di notifica all'Ufficio del ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado).

Il ricorso in appello è proposto (nelle stesse forme del ricorso allaCorte di Giustizia Tributaria di primo grado), nei confronti di tutte le parti che hanno partecipato al giudizio di primo grado e deve essere depositato, entro trenta giorni dalla proposizione, nella segreteria della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado adita.

Il nuovo comma 2-bis dell'art. 62 del D.Lgs. n. 546 del 1992 consente alle parti di accordarsi per impugnare la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado proponendo direttamente ricorso per cassazione, a norma dell'art. 360, primo comma, n. 3, del codice di procedura civile (c.d. ricorso per saltum).

Il decreto legislativo "semplificazioni fiscali" (175/2014) ha soppresso l'obbligo prima esistente in base al quale l'appellante doveva – a pena di inammissibilità - depositare copia dell'appello presso l'ufficio di segreteria della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado che aveva pronunciato la sentenza impugnata, nei casi in cui il ricorso non veniva notificato a mezzo di ufficiale giudiziario.